sabato 11 settembre 2010

Bestia di Cusago. de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"

...La storia della bestia di Cusago ricorda una serie di episodi di aggressioni da parte di una belva inizialmente creduta una iena fuggita da un circo ma successivamente rivelatasi un lupo, e precisamente una grossa lupa verso la fine del XVIII secolo. L'animale, come avvenne anche in quel periodo in casi simili in Lombardia ma anche altrove, era divenuto antropofago e uccise e divorò diverse vittime, sempre bambini e bambine. Gli attacchi avvennero durante tre mesi nell'estate del 1792 nelle campagne presso Milano e in un caso praticamente in città (l'attuale zona di S. Siro). Un testimone fornì questa descrizione dell’animale : "lunghezza di due braccia circa, alta un braccio e mezzo come un vitello di ordinaria grandezza, con la testa simile a quella di un maiale, orecchie da cavallo, peli lunghi e folti sotto il mento come le capre ed il resto del corpo baio rossino sulla groppa e lungo di egual colore sotto la vita, con la coda lunga arricciata, zampe sottili ma larghe alle estremità con unghie lunghe, con un grosso petto che va restringendosi posteriormente". Questa descrizione ricorda quella di un mostro medievale conosciuto col nome di Corocotta. Fu avanzata l'ipotesi che la bestia fosse una iena fuggita da un piccolo circo gestito da un cremonese. Fu messa una taglia per la cattura della bestia. Furono sbranati 10 bambini tra il 5 luglio e il 2 settembre 1792, finché il 13 settembre, grazie a una fossa lupaia nella quale cadde, fu catturata e uccisa una grossa lupa che alcuni riconobbero come la colpevole. Alcuni avvistamenti però riferirono di una coppia, ma il più grande maschio scomparve. Dopo questa cattura gli episodi di aggressione terminarono. La lupa fu esposta a Milano, in piazza Duomo, in uno stabile esistente dove ora sorge la Standa. Successivamente imbalsamata, fu conservata presso il museo dell'Università di Pavia, dove però non è più reperibile. Come molti episodi simili (Bestia del Gévaudan) si trattava di un lupo, e non come si crede di un incrocio tra un cane di grandi dimensioni e una lupa: fra l'altro non corrisponde al vero che un tale incrocio abbia sempre una grossa taglia per via del gigantismo dell'ibrido, anzi semmai più spesso tale incrocio dà vita a esemplari di taglia appena intermedia e a volte neppure quello. La predazione su esseri umani da parte dei lupi, relativamente rara nei secoli passati, era dovuta a una serie di fattori concomitanti per larga parte causati dall'uomo stesso.

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