martedì 21 settembre 2010

ROSASPINA: La Bella Addormentata nel Bosco. de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"


...C'erano una volta un re e una regina, che desideravano tanto avere un bambino. Un giorno, mentre la regina faceva il bagno, dall’acqua saltò fuori una rana, che le disse: "Entro un anno, nascerà la tua bimba.". E così avvenne. La bimba era talmente bella e il re tanto felice che volle fare una grande festa. Invitò i parenti, gli amici ed anche le fate. Nel suo regno ce n'erano tredici, ma egli aveva soltanto dodici piatti d'oro per il pranzo e perciò una fata dovette rimanere a casa. La festa era quasi alla fine quando le fate diedero alla bimba i loro meravigliosi doni : la prima le donò la virtù, la seconda la bellezza, la terza la ricchezza, e così via, tutto quel che si può desiderare al mondo. Undici fate avevano già fatto i loro auguri, quando all'improvviso giunse la tredicesima. Per vendicarsi di non esser stata invitata, disse a voce alta : "A quindici anni la principessa si pungerà con un fuso e cadrà a terra morta.". Allora la dodicesima fata disse: "La principessa non morirà, ma cadrà in un sonno profondo che durerà cent'anni.". Allora il re ordinò di far bruciare tutti i fusi del regno. La bambina cresceva bella, intelligente, garbata e gentile. Proprio nel giorno del suo quindicesimo compleanno, il re e la regina erano fuori ed la principessa rimase sola nel castello. Lo girò in lungo ed in largo, alla fine arrivò ad una vecchia torre. Salì la stretta scala a chiocciola, finché raggiunse una porticina. La bimba la aprì e nella stanzetta c'era una vecchia donna con un fuso, che stava filando del lino. "Buon giorno, nonnina.", disse la principessina. "Cosa stai facendo?". "Filo.", rispose la vecchina. Incuriosita, la principessa prese il fuso per provare a filare anche lei. Non fece in tempo a toccarlo, che già si era punta il dito, proprio come aveva predetto la fata cattiva. E come aveva detto la dodicesima fata, subito si addormentò. Il sonno si propagò per tutto il castello: il re e la regina, appena ritornati a casa, s'addormentarono con tutta la corte. Si addormentarono anche i cavalli nella scuderia, i cani nel cortile, i colombi sul tetto, le mosche sulla parete, il fuoco nel camino, il cuoco nella cucina, il vento e gli alberi. Intorno al castello crebbe una siepe irta di spine , che ogni anno diventava più alta e finì per ricoprirlo tutto. In tutto paese si sparse la leggenda di Rosaspina, la bella addormentata. Dopo tanti ma tanti anni, arrivò nel paese un principe che ascoltò il racconto del castello dove dormiva una bellissima principessa e decise di andare a liberarla. Infatti erano passati proprio cento anni, e Rosaspina doveva svegliarsi! Quando il principe s'avvicinò alla siepe, la trovò piena di bellissimi fiori, che si separarono per lasciarlo passare. Nel cortile del castello vide cavalli e cani da caccia addormentati, sul tetto i colombi con la testina sotto l'ala; nel castello, le mosche dormivano sulla parete, il cuoco in cucina, la cuoca seduta davanti al pollo che stava cucinando. Nella sala del trono dormivano il re e la regina e tutta la corte. Quando raggiunse la torre, il principe aprì la porta e appena entrato vide la principessa Rosaspina. Si chinò su di lei e le diede un bacio. Immediatamente Rosaspina aprì gli occhi, si svegliò e lo guardò con un sorriso. Scesero insieme e tutto il castello e i suoi abitanti si risvegliarono. Il fuoco in cucina continuò a cuocere il pranzo, l'arrosto ricominciò a sfrigolare e si fece una bellissima festa per le nozze del principe e di Rosaspina che vissero a lungo felici e contenti.

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