giovedì 5 agosto 2010

I Lupi e l'opossum. (Leggenda dei pellerossa indiani). de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"


Un giorno un opossum molto vecchio, soprannominato l'Antico, uccise un Lupo; con gli splendidi denti bianchi del Lupo si fece un collare che indossò, adagiandolo nella morbida e spessa pelliccia del collo. Poi, si incamminò cantando allegramente. Il suo canto attirò il Lupo più anziano e più saggio, che si aggirava nei dintorni, cercando l'amico scomparso. Si avvicinò all'opossum e gli chiese: "Cosa canti di così allegro?". "Oh! Niente di eccezionale, canto per la natura così bella e generosa, per il sole e per i fiori". Il Lupo lo salutò ma, molto incuriosito dal comportamento dell'opossum, raggiunse i suoi fratelli Lupi e suggerì loro di mettersi in agguato e di ascoltare con attenzione. Nascosti in un folto cespuglio, i Lupi udirono ben presto una piacevole voce che lodava la natura ed esprimeva l'immenso piacere di indossare intorno al collo gli splendidi denti bianchi del Lupo. Sentendo questo, i Lupi uscirono dal cespuglio e avanzarono minacciosi verso l'animale. Poi, si scagliarono contro di lui, gli legarono le zampe, lo distesero sul terreno e scoprirono il collare, il che li fece adirare molto. Mentre stavano per uccidere l'opossum, quest'ultimo disse loro: "Sono molto coraggioso e non ho paura della morte, ma preferirei morire in fretta. Soltanto l'albero bianco che si trova vicino alla cascata può provocare una rapida morte se si mangia la sua corteccia. Allora, fate presto, mentre comincio a prepararmi per il trapasso". I Lupi si allontanarono lasciando l'animale, sempre con gli arti legati, sotto la custodia di uno di loro, un Lupo guercio e stupido, che si sedette vicino all'opossum. Quest'ultimo smise di cantare e disse al suo guardiano: "Vorresti essere considerato il più bravo di tutto il branco? Sciogli i lacci, poi vai a tagliare un ramo senza foglie e colpiscimi con forza sulla testa, in modo da farmi cadere ai tuoi piedi". Lo stupido Lupo diede ascolto; lo slegò e se ne andò verso una tana che si trovava lì nei pressi. Quando tornarono gli altri Lupi con un grosso ramo dell'albero bianco, capirono che l'animale li aveva ingannati. Furiosi, cominciarono a scavare il terreno per ritrovare la preda. Mentre scavavano la terra con accanimento, sbucò dal terreno una testa rossa: era l'opossum che si era dipinto di rosso e che disse loro, con voce alterata: "Per quale ragione state scavando la terra?". "Stiamo cercando l'Antico, l'opossum che ha ucciso uno dei nostri". "Vi aiuterò a trovarlo; è sufficiente che entriate nella tana per costringerlo ad uscire, poi dovrete solo ucciderlo". Così dicendo, scomparve sotto terra. Dopo qualche istante, comparve in un punto diverso, ma era irriconoscibile, poiché si era dipinto di giallo. "Cosa state facendo?", disse loro con una voce strana. "Scaviamo la terra per ritrovare l'opossum che ha ucciso uno dei nostri.", dissero i Lupi. "Vi aiuterò a trovare il vostro nemico.", disse l'opossum, che di nuovo si precipitò nella tana. A una certa distanza dal branco di Lupi, credendo di essere abbastanza lontano, gridò loro: "Sono io che ho ucciso uno dei vostri! Finora, vi ho presi in giro!". Con il corpo interrato, si stava contorcendo dalle risate, ma, a sua insaputa, la sua lunga coda fuoriusciva dalla terra. I Lupi, furibondi, lo afferrarono per tirarlo fuori. L'opossum, aggrappato a una radice, resistette disperatamente; credendosi perduto, si diede una gran spinta in avanti, ma i Lupi lo tenevano così saldamente per i peli della coda che tutta la pelliccia si staccò. Da allora, gli opossum portano, anche se con un pò di vergogna, una coda nuda e ossuta.

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