giovedì 5 agosto 2010

Storia di un Bosco Incantato. de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"


Questa è la storia di un Bosco Incantato, del suo lungo inverno e di chi ci vive. Questa è la storia di un mare e delle sue tempeste e del suo vento e di chi ci vive. Questa è una storia dei giorni nostri, di un cuore addormentato e di un sogno. Questa storia avrà una fine già scritta, ma io non la scriverò sarete voi a scriverla. In questo Bosco Incantato vive una Fatina, è un lungo inverno e il bosco ne soffre, i suoi abitanti sono stanchi e stremati. La neve cade e non lascia possibilità di scelta. Il freddo circonda tutto. La Fatina corre e cerca di aiutare quanto può i suoi amici. C'è un gruppo di Cervi, maestosi e dignitosi, combattono ogni giorno contro il freddo, contro il ghiaccio, contro la fame. C'è un gruppo di Caprioli, dolci e timidi, che al primo fruscio di foglio scappano. C'è un gruppo di Camosci che mai abbandonerà le sue amate cime, e infine c'è il branco di Lupi, fedeli compagni di avventura della Fatina. Tra di loro un vecchio Lupo grigio, il compagno della fatina, suo consigliere nell'ombra. Questo è un lungo inverno, siamo tutti esausti e non crediamo più nel calore del sole. Esiste un posto incantato, dove il mare culla le fanciulle e dove il sole è caldo e rincuora. In questo posto vive un Guerriero, un Guerriero che parla con l'anima, un Guerriero che scalda i cuori. Un Guerriero che sta per perdere in battaglia e crede ormai di non vincere la guerra. Di questo Guerriero non sappiamo molto, solo che anche lui al suo fianco ha dei Lupi. In una notte di Luna piena, mentre la Fatina con il suoi Lupi ululava e piangeva, sapendo che questo inverno pian piano vinceva, sentì il canto di altri Lupi in lontananza. Dove erano? Voci sconosciute nel suo bosco. Si alzo e si posò su quel pino maestoso, in mezzo al bosco e li vide in lontananza un bagliore. Il Lupo grigio le disse di venire giù. "Il Bosco ha bisogno di te". "Non posso mio fedele amico, cosa è?" E così aspetto il mattino, per meglio vedere. La mattina un debole raggio di sole la colpì. Il sole, il suo amico, allora esiste ancora e volò verso di lui. Trovò un albero, mai visto prima, o forse si in sogno. E sotto una piccola panchina, in legno, segnata dal tempo, si sedette e aspetto che il sole splendesse per lei, ma li vicino sentì scendere una lacrima. "Guerriero perchè piangi? Tu che combatti mille battaglie, perchè il tuo viso è bagnato.". "Ho perso la mia anima. non la trovo più Fatina.. e cosa ancora più grave perderò la mia amata timida Dama.". "No non dire così, Guerriero, vedi nel mio Bosco Incantato è un lungo inverno, ma i miei animali continuano a combattere. La natura ha i suoi tempi, ma tra un pò il sole scalderà, la neve si scioglierà e i cuori ricominceranno a battere". E così in quel luogo incantato, sotto un arancio in fiore, la Fatina e il suo Guerriero si parlarono a lungo.Fatina ritrovò il calore di un cuore e Guerriero trovò la sua anima. I giorni sembravano non passare e le notti erano stelle infiammate per cantarsi alla Luna. Poi in un giorno di sole, il Lupo grigio uscì dal Bosco Incantato e disse alla Fatina: "E' ora che tu torni". Lei si alzò in volo e si sedette sul ramo più alto di quel magnifico arancio. Solo allora rivide la timida Dama, seduta sola su uno scoglio, tra il mare in tempesta. "E ora che tu vada, Guerriero, che tu torni a casa. Io sarò sempre lì, in un raggio di sole o in un soffio di vento, negli occhi antichi dei tuoi Lupi.Vai, vinci la guerra e porta la tua dolce timida Dama nel tuo cuore". E così tornò nel suo Bosco Incantato e i Lupi ulularono... e lei con loro...

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