venerdì 13 agosto 2010

LA STIRPE DEI LUPI. Cosmogonia Nordica. de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"


Una vecchia orchessa viveva a est di Midgardr, nella foresta degli alberi di ferro, a Jàrnvidr. La vecchia procreò giganti in forma di Lupi, e li allevò. È da questo luogo che vengono Skoll e Hati, figli di Hròdvitnir (Fenrir). Skoll è il Lupo che corre dietro al sole e nell'ultimo giorno lo raggiungerà e lo sbranerà. Quello che le corre davanti è Hati. Ed è detto anche che da questa stirpe proviene un potentissimo Lupo che è chiamato Mànagarmr «Cane della Luna»: egli si nutre della carne di tutti gli uomini che muoiono e sarà lui che alla fine del mondo ingoierà la Luna e imbratterà di sangue tutto il cielo e la terra. La vecchia siede a oriente in Jàrnvidr e laggiù nutre la stirpe di Fenrir. Di tutti quelli solo uno si fa distruttore della Luna in forma di troll. Si nutre della vita degli uomini destinati a morire, arrossa le case degli dèi con sangue scarlatto. Voluspà [40-41].
UN RITORNO ALLE FIABE: I LUPI NELLA MITOLOGIA NORRENA. I Lupi, oggi animali in via d'estinzione e per questo protetti in molti paesi, costituivano nella Scandinavia medievale un serio pericolo per gli uomini e per gli animali domestici. Non c'è dunque da stupirsi se questi magnifici animali fossero considerati esseri malvagi e perversi, intelligenti come gli uomini e vicini alle forze distruttive della natura. In questa veste, i Lupi sono stati ereditati dalle fiabe della tradizione popolare, come vediamo ad esempio in Cappuccetto Rosso. La mitologia nordica è ricca di questi esseri famelici, crudeli, spesso neppure distinti dai giganti se non per la forma esteriore. Erano addirittura inseriti nei miti cosmologici ed escatologici, e ad alcuni di essi era attribuito un ruolo di primo piano nella distruzione del mondo. Il Lupo Hati è detto figlio di Hrodvitnir «lupo famoso» in due fonti: Gylfaginning e Grìmnismàl, e Hròdvitnir non è altri che il Lupo Fenrir, come veniamo a sapere da una scena in cui il dio Tyr risponde a Loki:Handar em ek vanr, en þú Hróðrsvitnis, böl er beggja þrá; ulfgi hefir ok vel, er í böndum skal bíða ragnarökrs. Io una mano ho perso ma tu Hròdvitnir penoso rimpianto per entrambe le cose. Né è contento il Lupo che incatenato deve attendere ragnarok. Edda Poetica > Lokasenna. Il riferimento è ovviamente alla leggenda, narrata da Snorri (Gylfaginning dove Tyr, perdette la sua mano per permettere agli Dèi di incatenare Fenrir. La Voluspà ci informa in molti punti che Fenrir si sarebbe liberato nel giorno di ragnarok, e nel corso dell'ultima battaglia avrebbe ucciso Odinn. Non è certo invece se Mànagarmr «Lupo della luna» sia da identificare con Hati. In realtà Gylfaginning, l'unica fonte che citi Mànagarmr, pare distinguerlo nettamente da Hati. Come Lupi divoratori del Sole e della Luna, Skoll, Hati e Mànagarmr appartengono a quella vasta categoria di mostri cosmici, conosciuti alle mitologie di tutto il mondo e responsabili delle eclissi.

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