Una giovane Lupa aveva visto massacrare di fronte ai suoi occhi increduli l'amato compagno e i suoi tre cuccioli adorati, dall'uomo cacciatore. Una scena agghiacciante che la seguiva come la sua ombra. La sua disperazione era tanta che vagava da settimane nelle campagne di Gubbio, in pieno giorno, attaccando senza paura qualsiasi uomo che le ricordasse il cacciatore vigliacco. Tutti avevano paura della Lupa, mentre la nomea di feroce cacciatrice di uomini la precedeva. Ma un giorno, mentre il suo cuore sanguinava ancora per il dolore, vide da lontano un piccolo uomo, disarmato, vestito di un umile saio, che le andava incontro e, guardandola negli occhi con tanto amore, le porgeva una mano gentile, pronta ad accarezzarla. La Lupa dapprima lo guardò sconcertata, poi sentì che il grumo di dolore, che le aveva attanagliato il cuore per tanti giorni, si scioglieva e, con un gesto spontaneo, allungò la sua zampa ad incontrare la mano di Francesco, che l'attirò a sé e l'abbracciò...
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