lunedì 30 agosto 2010

L'Origine Della Luna. de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"


Sin dall’inizio dei tempi persisteva nelle Terre Antiche una lotta sanguinaria che vedeva schierati da una parte i saggi elfi e dall’altra i bellicosi umani. Col passare del tempo, tanto era stata lunga la guerra, le due fazioni si erano persino dimenticate il motivo che aveva dato origine alla battaglia. Questa, però, non è la storia della guerra, bensì una delle storie che si sono intersecate con essa. Fra le schiere degli umani l’avversario più temuto era il cavaliere della Luce, un combattente abilissimo e sanguinario, del quale si diceva che lo stesso demonio lo comandasse. Un giorno ebbe inizio una battaglia per la fonte della verità, questa era una sorgente da cui sgorgava acqua magica, la quale poteva costringere chiunque a non raccontare menzogna. Ecco che il cavaliere della Luce, nell’imperversare della battaglia, si recò alla radura appartata dove si trovava la fonte e lì la scoprì deserta, fatta eccezione per il principe degli elfi. Quest’ultimo puntò la propria spada alla gola del cavaliere, dopo averlo colto di sorpresa. Ma il guerriero si tolse l’elmo rivelandosi una ragazza, nominata Silia. Liaf, era questo infatti il nome del principe, rimase sorpreso e abbassò l’arma. Ebbe quindi inizio un furioso combattimento e accidentalmente una goccia di sangue ricadde nell’acqua della verità. I due ragazzi si ritrovarono così in un luogo a loro del tutto sconosciuto: il cielo notturno. In verità il cielo notturno era una vasta distesa di sabbia, come un deserto senza fine, dove la notte regnava perenne e come unica sovrana. I due nemici furono quindi costretti a diventare amici, unendo le loro forze per sopravvivere in quel luogo. Incontrarono una compagnia di uomini e donne, tutti vestiti con lunghe tuniche e molti gioielli. Questi si offrirono di accompagnarli fino al posto ove anche loro erano diretti: la città di Kiliak. Le città erano gli unici spazi sicuri nel deserto, ed erano esse a dare origine alle stelle, con le loro luci accese continuamente per rischiarare gli abitanti. I viaggiatori spiegarono inoltre un’altra importante cosa a Liaf e a Silia: nel cielo notturno venivano esiliati tutti i bugiardi dopo la morte. Arrivati a Kiliak, Silia e Liaf chiesero udienza alla sua sovrana. La regina indicò loro l’unico modo di tornare nelle Terre Antiche. Dovevano raggiungere la capitale Laional, lì uno solo dei due sarebbe potuto partire servendosi della fonte della menzogna. Chi fosse tornato nelle Terre Antiche avrebbe avuto il compito di recuperare i frutti dei salici della radura ove si trovava la fonte e ritornare dal suo compagno con essi. L’elfo e l’umano intrapresero quindi il viaggio. Furono attaccati da una creatura d’ombra che cercò di soffocare Silia, poi la loro vita fu messa a rischio da una potente tempesta di sabbia e infine furono costretti a superare una vasta distesa di acqua a nuoto, dato che le dune del deserto si erano trasformate in liquido. Il viaggio fece crescere la fiducia tra i due nemici, tanto che al suo termine ognuno dei due avrebbe affidato la sua vita all’altro. Giunsero a Laionel. Il cavaliere della Luce disse a Liaf di partire lui, riponendo nel compagno la piena fede. Questi partì, scomparendo nella voragine della fonte della menzogna. Non si seppe mai cosa ne fu di Liaf quando tornò nelle Terre Antiche. Silia si convinse però che l’aveva tradita e quindi fece erigere una città enorme, molto più grande di qualsiasi altra. Questa città fu chiamata dagli umani Luna, e il suo compito era quello di far bruciare nel cuore dell’elfo per sempre il rimorso del tradimento.

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