domenica 15 agosto 2010

L'Uomo Che Voleva Uccidere Il Sole. de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"


Una leggenda dei Wachagga del Kilimanjaro.
C'era una volta un contadino, cui la vita aveva dato molto poco. Anzi, se proprio devo essere sincero, era stata assai avara con lui. Ma sedetevi comodi e lasciate che vi racconti la storia. Dovete sapere che questo contadino s'era per molto tempo spaccato la schiena a coltivare patate sulle pendici del grande Kilimanjaro, ma i raccolti erano sempre stati magri. A stento poteva permettersi una birra al mese, perché i suoi sette figli erano sempre affamati. Ma il contadino li adorava e il loro affetto compensava la miseria in cui erano costretti a vivere. “Babbo, perché siamo poveri?”, chiedevano i bambini. “Non lo so figli miei, mi spacco la testa dall'alba al tramonto, ma forse Iruva (il Dio solare) non mi ama. Già mi ha tolto vostra madre, che amavo più di ogni cosa! C'è gente che Iruva ama più degli altri, e questi vivono ricchi e felici. Ma può l'uomo cambiare la volontà di Dio?”. Un giorno terribile i suoi adorati figli si ammalarono e morirono, uno dopo l'altro, cadendo come foglie secche sotto la pioggia, senza che il contadino potesse fare niente per salvarli. Mentre li seppelliva nel ventre umido della montagna, il contadino guardò il cielo nuvoloso e, ringhiando con la voce del ghepardo, urlò: “Grande Sole, questo non dovevi proprio farmelo! Non ti sei divertito abbastanza a torturarmi? Adesso che mi hai tolto i miei figli non ho più voglia di vivere. Ma prima di morire ho decido che ti troverò e ti ucciderò, spaccandoti il cuore con una freccia!”. Allora, armato di arco e frecce si incamminò verso oriente, dove il sole sorge e il mondo finisce. Dopo un lungo camminare, il contadino giunse alla fine del mondo. Si appostò dietro un immenso baobab e attese che il Sole uscisse all'alba dalla sua casa per piantargli una freccia nel cuore. Così avrebbe vendicato la moglie e i figli amatissimi. Appoggiò l'arco al grande albero e sistemò la freccia che avrebbe ucciso Iruva! Quando il Sole uscì dalla sua abitazione, era accompagnato da una folla di nobili persone splendidamente vestite e tutte luccicanti. Il suo rosso splendore era abbagliante e il contadino dovette abbassare gli occhi mentre prendeva la mira. Ma i soldati del Sole sentirono l'odore dell'uomo e veloci come comete lo circondarono. Poi lo portarono al cospetto del Dio raggiante. “Che ci fai qui, povero mortale? Sei tu che hai giurato di uccidermi? Avanti, allora, tendi il tuo arco e spaccami il cuore, se ne hai la forza!”, disse il Sole con un rombo di tuono. “Grande Iruva, non ne ho più il coraggio e non lo voglio più. Tu lo sai cosa mi h portato qui: è stato il dolore per la morte dei miei poveri figli, senza i quali la mia vita non ha più senso. Fai di me quello che vuoi!”. L'aria divenne tutta elettrica e Iruva, nella maestà del suo splendore, disse fiammeggiando: “Vuoi davvero i tuoi figli? Eccoli! Prendili e vattene, e ringrazia la mia divina clemenza!”. Allora il contadino vide, con gli occhi sbarrati dalla meraviglia, i suoi bambini adorati, tenuti per mano dalle splendenti dame del popolo delle stelle. Li vide come mai li aveva visti prima, vispi, felici, ben nutriti, coccolati, con le gote paffute lucidate dal calore di Iruva. Confuso, chinò la testa e disse: “Grande Sole, ora vedo che i miei figli non sono mai stati così bene! Ti prego, tieni con te e fai di me quello che vuoi, perché davvero io non valgo niente!”. Le grandi dame, i nobili luccicanti e tutta la folla al seguito, nel sentire queste parole si commossero. Allora Iruva tuonò: “Riportali con te, nel mondo degli uomini. D'ora in poi staranno bene anche sulla terra, hai la parola di Iruva!”. Così l'uomo tornò sulla terra con i suoi bambini e divenne ricco e potente. I suoi figli, a loro volta, vissero fino alla più tarda età, circondati da campi fertili, grandi mandrie e splendide mogli. Ma che cosa era stato premiato? Il coraggio del contadino che voleva con una freccia spaccare il cuore del Sole? Oppure l'amore del padre, pronto a perdere nuovamente i suoi figli per il loro bene?

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