venerdì 13 agosto 2010

Il bambino e l'aquila. de "Il meravigliso mondo di Shangri-La"


Una fiaba dei Bantù dello Zimbabwe spiega perché gli uomini si uccidono fra loro.

""Una donna aveva un bambino. Un giorno andò a lavorare nei campi. Mentre andava al lavoro il bambino piangeva. Lei lo allattò e, dopo averlo allattato, lo mise disteso all'ombra e riprese a zappare. Poco dopo il bambino ricominciò a piangere e venne un uccello – un'aquila – che si posò su di lui e lo sfiorò con le grandi li. Il bambino che piangeva si azzittì. Vedendo questo la madre si spaventò e disperata disse: “Povera me, che cosa terribile! L'aquila sta per divorare mio figlio!” e corse verso il bambino. L'aquila volò via, la donna allattò ancora il bambino e, dopo aver finito, se lo pose sul dorso e tornò al suo lavoro. Quando ebbe terminato tornò al villaggio e non disse a nessuno, tanto meno al marito, del prodigio a cui aveva assistito. Se lo tenne per sé. Il giorno dopo tornò a lavorare nei campi con il figlio. Capitò la stessa cosa: anche stavolta lasciò il bambino a dormire all'ombra. Dopo un po' il bambino si mise a piangere e ancora venne l'aquila che lo acquietò posandosi su di lui. La donna rimase stupefatta: “Cosa sta facendo quell'aquila? Si è posata su mi figlio, ma non lo becca e non lo graffia, riesce anzi a farlo tacere. È incredibile!”. Poi, ancora, si avvicinò e il grande uccello volò via ed andò a posarsi su un albero. La donna, spaventata, prese il bambino e tornò al villaggio. Questa volta, appena vide il marito gli disse: “Un grande prodigio! Oggi è il secondo giorno che vedo, laggiù dove zappo, una cosa stupefacente”. Il marito domandò: “Di cosa si tratta?”. La donna disse: “Ho messo il bambino a dormire all'ombra e appena lui s'è messo a piangere è venuta un'aquila, è scesa a terra, si è chinata su di lui, l'ha accarezzato con le ali e l'ha fatto tacere”. Ma il marito non volle crederle e le rispose: “No, tu menti, non può succedere una cosa simile”. La donna non disse più nulla. Il pomeriggio con il bambino prese la zappa e andò a lavorare nel campo. Mise il figlio all'ombra e poco dopo questi iniziò a piangere. Allora la donna pensò: “Adesso andrò a chiamare mio marito che non mi crede e dice che mento”. Così corse a casa e quando arrivò dove stava il marito gli disse: “Vieni! Tu non mi credi, andiamo subito e vedrai”. L'uomo prese l'arco e tre frecce, poi la seguì. Quando arrivarono nel campo la moglie gli disse di sedersi. Lei avrebbe messo il figlio all'ombra e non appena si fosse messo a piangere e fosse arrivata l'aquila, lui avrebbe dovuto nascondersi e guardare. Lui si nascose. Il bambino si mise a piangere. L'aquila arrivò e si posò su di lui. Quando arrivarono nel campo la moglie gli disse di sedersi. Lei avrebbe messo il figlio all'ombra e non appena si fosse messo a piangere e dosse arrivata l'aquila, lui avrebbe dovuto nascondersi e guardare. Lui si nascose. Il bambino si mise a piangere. L'aquila arrivò e si posò su di lui. L'uomo si spaventò molto, mise due frecce nell'arco per trafiggere l'uccello posato su suo figlio. Poi le scoccò, ma in quel momento l'aquila si scostò e tutte e due le frecce trafissero il bambino. Ed ecco spiegata l'origine dell'assassinio. L'aquila era buona; ciononostante il padre del bambino voleva ucciderla. Allora l'aquila lo maledì: e disse: “Ora tra gli uomini la bontà è finita, perché tu hai ucciso tuo figlio. Tu per primo, e gli altri dopo di te. Tutti vi ucciderete tra di voi”. Ancora oggi gli uomini si uccidono tra loro.""

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