lunedì 30 agosto 2010

La Costellazione Del Lupo. de "Il meraviglioso mondo di Shangri-La"


La costellazione del Lupo è difficile da individuare così come ritrovare una tradizione precisa sul suo significato mitologico. Si sa solo che i Greci chiamavano questa costellazione Therium mentre i Romani la conoscevano come Bestia; l’animale era raffigurato impalato su un lungo bastone chiamato thyrsus tenuto dal centauro, costellazione che si trova vicino a quella del Lupo. Alcuni studiosi hanno scoperto che anche i Babilonesi conoscevano questa costellazione e che la chiamassero Ur-Idim cioè “cane selvaggio”. Scrittori antichi come Eratostene, Igino e Germanico Cesare pensavano che questo animale fosse una vittima che il centauro portava per rendere grazia agli Dei. Effettivamente l’identificazione con un Lupo si ebbe nel Rinascimento; nel clima di generale esaltazione di nuova era e di superamento degli anni bui del medioevo e di ripresa della cultura antica greco-romana, si volle riprendere il mito di Licaone, re degli Arcadi il quale ebbe un giorno la visita di Zeus; il Dio voleva constatare di persona se le voci che dipingevano Licaone come un uomo rude e spietato corrispondessero a verità. Per non destare sospetti il Padre degli Dei si presentò sotto le spoglie di un contadino. Il sovrano, ignaro, accolse Zeus servendogli la carne di un suo nipote; allora Zeus, inorridito dalla brutale empietà del re lo fulminò insieme a tutta la sua discendenza. Secondo Ovidio invece fu tramutato in un feroce Lupo, spiegando in questo modo la ferocia dell’animale che presso i Latini era fin dall’antichità simbolo di ferocia e avidità. La stessa immagine del Lupo si riscontra infatti anche in Dante nel I canto dell’Inferno nel momento in cui il sommo incontra le tre bestie tra le quali c’è appunto una famelica Lupa.

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